I bonifici istantanei hanno rivoluzionato il modo di trasferire denaro, rendendo i pagamenti disponibili e irrevocabili in pochi secondi, 24 ore su 24, sette giorni su sette. Tuttavia, proprio questa rapidità nasconde un rischio poco noto ma fondamentale: una maggiore esposizione alle frodi online e una probabilità altissima di non poter più recuperare le somme inviate in caso di errore o truffa. Questo rischio “enorme” viene sempre più sottolineato da esperti di cyber security e procuratori.
I rischi principali dei bonifici istantanei
I bonifici istantanei sono molto apprezzati per la loro velocità e semplicità: con pochi click si può trasferire in tempo reale una somma importante, senza tempi di attesa. Ma se da un lato questa caratteristica è vantaggiosa per chi effettua pagamenti legittimi, dall’altro costituisce una criticità notevole in caso di truffe online. A differenza dei bonifici ordinari, che lasciano alla banca e ai sistemi antifrode alcune ore (a volte anche giorni) per bloccare eventuali pagamenti sospetti o revocare l’operazione, i bonifici istantanei sono immediatamente irreversibili: il denaro arriva in pochi secondi ed è subito disponibile sul conto del destinatario, impedendo qualsivoglia intervento successivo per annullare la transazione o recuperare le somme trasferite, anche in presenza di una denuncia o di prove evidenti di reato.
Questo meccanismo comporta due rischi principali:
- Truffe ed errori irreversibili: una volta eseguito il trasferimento, l’unica possibilità di rimborso è la collaborazione del destinatario, cosa improbabile se si tratta di un truffatore.
- Nessun controllo preventivo: la velocità elimina ogni “cooling period” (periodo di riflessione) lasciando pochissimo tempo—se non nessuno—per verificare la legittimità o correttezza della transazione.
Le principali tecniche di frode e abuso legate ai bonifici istantanei
Nell’ambito dei bonifici istantanei, i criminali utilizzano principalmente phishing, spoofing e social engineering. Con il phishing e lo spoofing, si mascherano da banche, aziende o persone fidate inducendo la vittima a fornire dati sensibili o a effettuare trasferimenti verso conti controllati dai truffatori. Il social engineering fa leva sulla psicologia dell’urgenza e della paura per convincere la persona a completare l’operazione senza pensarci troppo.
Un esempio molto diffuso è la cosiddetta “truffa del falso incidente”: il truffatore, fingendosi un familiare o un avvocato, sostiene che un caro è coinvolto in un incidente e che serve un trasferimento immediato per evitare guai legali, spingendo la vittima a eseguire subito un bonifico istantaneo. Una volta che il trasferimento è completato, i soldi sono persi.
Nel contesto dei pagamenti aziendali o delle compravendite online, capita spesso che venga richiesto un bonifico istantaneo con la promessa di una spedizione urgente o per assicurarsi un oggetto desiderato. Se la controparte è in realtà un truffatore, il rischio di perdere la somma è totale.
Perché il recupero dei soldi è quasi impossibile?
L’elemento di maggiore criticità è che i bonifici istantanei sono definitivi: la normativa SEPA e le procedure delle banche non prevedono la possibilità di revoca una volta accreditato il denaro sul conto del beneficiario. L’unico modo per recuperare la cifra, anche nel caso in cui la vittima sia in possesso di prove inconfutabili della truffa e abbia sporto denuncia, è il consenso esplicito del destinatario. Questo è ovviamente inapplicabile nel caso di conti di malviventi.
A peggiorare il quadro, l’eventuale intervento delle autorità o il congelamento del conto può avvenire solo a distanza di tempo, quando il denaro spesso è già stato trasferito altrove o prelevato in contanti. Ecco perché, come sottolineato da esperti e autorità di pubblica sicurezza, l’estensione dei bonifici istantanei come sistema principale di pagamento rischia di rendere i cittadini ancora più esposti alle truffe informatiche.
Prevenzione e buone pratiche
La tutela contro i rischi dei bonifici istantanei parte soprattutto dalla prevenzione e dalla consapevolezza dell’utente. Ecco alcuni consigli pratici per non cadere vittima di frodi:
- Verificare sempre l’identità del destinatario: eseguire bonifici istantanei solo a beneficiari di cui si è certi dell’identità e dell’affidabilità.
- Controllare accuratamente l’IBAN: basta un solo carattere errato per inviare il denaro a un’altra persona, senza possibilità di recupero.
- Non cedere a pressioni psicologiche o urgenze sospette: i truffatori fanno leva sull’urgenza per impedire la riflessione e spingere all’errore.
- Evitare importi elevati: utilizzare bonifici istantanei solo per piccoli importi, preferendo quelli ordinari per transazioni di maggiore entità.
- Raddoppiare l’attenzione in acquisti online e tra privati: molti dei casi di truffa avvengono nelle compravendite tra sconosciuti, specialmente su piattaforme digitali.
- Attivare notifiche e alert per controllare ogni movimento bancario in tempo reale.
Molte banche forniscono informative e sistemi di allerta proprio per tutelare i correntisti da rischi di social engineering e attacchi informatici, ma la sicurezza dipende soprattutto dall’utente. Le tecniche di phishing e spoofing sono in continuo aggiornamento e riescono spesso a ingannare anche gli utenti più esperti, specialmente grazie ai messaggi ben costruiti e apparentemente autentici.
Errori umani: una minaccia sottovalutata
Oltre alle truffe, la componente dell’errore umano è molto più diffusa di quanto si possa credere: può bastare un attimo di disattenzione per digitare un IBAN errato o per selezionare l’importo sbagliato, con la totalità della perdita che può essere definitiva, perché nessun istituto bancario si assumerà la responsabilità di un errore fatto dall’utente se la procedura è stata confermata tramite i sistemi di autenticazione personale.
Alla luce di quanto esposto, il consiglio universale resta quello di adottare un approccio prudente e riflessivo all’utilizzo dei bonifici istantanei, riservandoli solo a casi di reale urgenza e solo quando si è assolutamente certi dell’identità del destinatario e della fondatezza della richiesta di pagamento. La velocità non deve mai sostituirsi al buon senso e alla verifica meticolosa di tutti i dettagli.