Allarme cybercrime: ecco l’attacco informatico che sta dilagando e come proteggerti subito

Negli ultimi mesi, il panorama digitale italiano è stato travolto da una vera e propria emergenza cyber, con una crescita esponenziale sia nel numero che nella sofisticazione degli attacchi informatici. La situazione ha raggiunto livelli di guardia mai visti prima: in un solo mese, sono stati registrati oltre 400 eventi cyber gravi, segnando un aumento del 115% rispetto ai periodi precedenti. L’Italia, ormai al centro di una tempesta cibernetica globale, ha visto i suoi sistemi essenziali e infrastrutture critiche messi a dura prova da campagne di cybercriminalità strutturata, capace di colpire tanto la pubblica amministrazione quanto aziende private e cittadini comuni.

Nuove dinamiche del cybercrime: intelligenza artificiale e ransomware

Le strategie dei cybercriminali stanno rapidamente cambiando, anche grazie all’integrazione massiccia dell’intelligenza artificiale nelle tecniche di attacco. Le gang, sempre più organizzate e dotate di risorse avanzate, impiegano oggi strumenti di IA non solo per perfezionare le truffe di phishing e creare deepfake ultra-realistici, ma persino per automatizzare la gestione dei riscatti e l’aggiramento delle difese di sicurezza. Nel solo 2024, gli attacchi ransomware sono cresciuti in modo vertiginoso, colpendo oltre 3.000 vittime in 108 Paesi, confermando una tendenza alla concentrazione del potere criminale in gruppi ristretti ma estremamente efficaci.

In Italia, gli eventi cyber sono aumentati di oltre il 50% nel primo semestre del 2025, con incidenti confermati praticamente raddoppiati rispetto all’anno passato. Non si tratta solo di grandi aziende: i bersagli sono anche le realtà più piccole, spesso meno preparate a difendersi, e il fattore umano resta un elemento critico, se non il principale vettore di rischio.

L’attacco informatico più diffuso: phishing e DDoS

Fra le tecniche più utilizzate si confermano il phishing, i ransomware e gli attacchi DDoS (Distributed Denial of Service). Il phishing sfrutta e-mail ingannevoli o messaggi sui social network per indurre l’utente a cedere dati sensibili (come password o credenziali bancarie), spesso sfruttando deepfake o automatismi basati su IA. I DDoS, invece, mirano a mettere fuori uso siti web o servizi online, sommergendoli di traffico malevolo, mentre i ransomware bloccano l’accesso ai sistemi o ai file, richiedendo un riscatto in criptovalute per il ripristino.

Questi attacchi non si limitano solo alle grandi aziende o ai siti di alto profilo, ma colpiscono trasversalmente tutti i settori: dalla pubblica amministrazione alle telco, passando per il settore energetico e sanitario. La crescente interconnessione dei dispositivi, inclusi quelli IoT domestici, amplifica la superficie d’attacco e moltiplica le potenziali vulnerabilità.

  • Phishing: sfrutta la fiducia o la distrazione dell’utente per ottenere accesso non autorizzato a dati o reti.
  • Ransomware: blocca i dati, chiedendo un riscatto per il ripristino, spesso con trattative automatizzate tramite chatbot IA.
  • DDoS: interrompe la disponibilità di servizi essenziali, diventando sempre più accessibile anche a criminali non altamente specializzati.

Perché il cybercrime cresce così in fretta?

Le ragioni dietro l’aumento delle minacce sono molteplici. Innanzitutto, il profitto economico rappresenta la principale motivazione dei gruppi criminali, che spesso muovono capitali superiori persino al crimine organizzato tradizionale. Inoltre, la facilità di accesso agli strumenti di attacco – molti dei quali vengono venduti illegalmente come “servizi” sul dark web – abbassa la barriera d’ingresso anche per attori meno esperti. L’ampia diffusione della connettività, insieme alla digitalizzazione massiccia di servizi pubblici e privati, offre ulteriore terreno fertile agli hacker.

L’attuale contesto italiano è aggravato da alcuni fattori strutturali, come la presenza di molti sistemi obsoleti e la mancanza di una cultura della sicurezza avanzata in piccole e medie imprese e nella pubblica amministrazione. Anche la crescita esponenziale dei dispositivi intelligenti in ambito domestico porta nuove sfide, poiché spesso questi apparecchi non sono aggiornati o risultano privi di adeguate difese.

Nozioni di base come l’aggiornamento dei software, la segmentazione delle reti e la gestione corretta delle password sono ancora troppo spesso trascurate, creando un effetto cumulativo di rischio che si riflette anche nei dati: solo una minoranza delle aziende colpite denuncia subito l’attacco o mette in atto efficaci strategie di risk management.

Come proteggersi subito: strategie efficaci contro il cybercrime

Nonostante il quadro sia preoccupante, esistono misure concrete che possono ridurre drasticamente la vulnerabilità ai più diffusi attacchi informatici:

  • Aggiornamento costante dei software di sistema e di tutte le applicazioni, compresi antivirus e firewall.
  • Formazione continua degli utenti per riconoscere tentativi di phishing, link sospetti e pratiche di ingegneria sociale.
  • Implementazione di autenticazione a più fattori (MFA) per l’accesso a sistemi e servizi digitali sensibili.
  • Backup regolari e cifrati dei dati, meglio se automatizzati e conservati offline o in cloud sicuri.
  • Utilizzo di password robuste e uniche per ogni servizio, gestite tramite password manager affidabili.
  • Monitoraggio costante dei log di sistema e degli accessi, per individuare tempestivamente attività anomale.
  • Stesura e aggiornamento di policy di sicurezza interne, con una chiara procedura per la gestione degli incidenti.
  • Valutazione dei fornitori e delle supply chain digitali, esigendo standard elevati di sicurezza anche dai partner.

Per le aziende, l’adozione di piani di business continuity e disaster recovery è fondamentale. Inoltre, la collaborazione attiva con enti come il Computer Security Incident Response Team nazionale può fare la differenza in caso di attacco, grazie a competenze specifiche e capacità di coordinamento tempestivo.

Anche in ambito domestico, si consiglia di disattivare le funzionalità non necessarie dei dispositivi smart, cambiare le password predefinite, evitare reti Wi-Fi pubbliche non protette e diffidare di e-mail o messaggi inaspettati che chiedano azioni urgenti.

In definitiva, la prevenzione e la consapevolezza rappresentano le armi più efficaci contro il dilagare del cybercrime. In un contesto in cui la minaccia sembra destinata a crescere ulteriormente, conoscere i rischi e attuare tempestivamente le migliori pratiche di cybersecurity è la chiave per difendersi e mettere subito in sicurezza dati, sistemi e risorse personali e aziendali.

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