Allerta WhatsApp: se ricevi questi messaggi strani non rispondere e non cliccare

Negli ultimi tempi, numerosi utenti hanno segnalato la comparsa di messaggi strani su WhatsApp, spesso accompagnati da richieste insolite, allegati sospetti o link apparentemente ufficiali. Questi messaggi rappresentano una minaccia crescente per la sicurezza digitale, sfruttando le debolezze tecnologiche e la disattenzione dell’utente per sottrarre dati sensibili, diffondere disinformazione o installare malware sui dispositivi personali. Il fenomeno riguarda sia privati che professionisti, coinvolgendo numerose categorie di utenti senza distinzione.

Le nuove truffe e le vulnerabilità tecniche

La pericolosità dei messaggi sospetti su WhatsApp non si limita più soltanto ai classici tentativi di ingegneria sociale, ma è stata recentemente amplificata dallo sfruttamento di vere vulnerabilità informatiche. Ad esempio, un recente caso ha visto l’utilizzo combinato di due falle di sicurezza, la CVE-2025-55177 e la CVE-2025-43300, che hanno permesso agli aggressori di bypassare molteplici sistemi di protezione su iPhone e Mac. Questo attacco, definito zero-click, implica che l’utente subisca una compromissione semplicemente ricevendo il messaggio, senza nemmeno doverlo aprire o cliccare alcun link.

Lo schema è stato ricostruito dal Security Lab di Amnesty International e confermato da Meta: il sistema di sincronizzazione dei dispositivi connessi a WhatsApp è stato sfruttato per forzare la visualizzazione di contenuti da URL arbitrari. Parallelamente, la vulnerabilità a livello di sistema operativo su iOS e macOS ha permesso di aggirare ulteriori barriere, rendendo accessibili dati personali, microfono e fotocamera anche a soggetti malevoli. Oltre a obiettivi di particolare rilievo, come giornalisti e politici, questa tecnica sembra aver coinvolto anche numerosi utenti comuni negli ultimi mesi.

Come riconoscere un messaggio sospetto

I messaggi fraudolenti condividono una serie di caratteristiche che aiutano a riconoscerli e a evitarne le insidie. Ecco alcune delle spie più comuni:

  • Errori ortografici o grammaticali, spesso causati da traduzioni automatiche o poca cura nella redazione.
  • Richiesta di cliccare su link sconosciuti o di installare allegati, apparentemente necessari per aggiornare l’app, riscuotere premi o risolvere inesistenti problemi di sicurezza.
  • Richiesta di dati personali come password, numeri di conto, dati di carte bancarie o codici di accesso. Nessun servizio ufficiale richiederà mai tali dati via WhatsApp.
  • Messaggi dal tono urgente, che mettono pressione sulla vittima affinché agisca senza riflettere, ad esempio annunciando vincite, fantomatici blocchi di conti, spedizioni bloccate o offerte a tempo.
  • Mittente sconosciuto o apparentemente affidabile: talvolta i truffatori clonano profili o sfruttano tecniche di spoofing per apparire come contatti noti.
  • Richiesta di inoltrare il messaggio ad altri: questo serve a diffondere la truffa su larga scala, sfruttando la fiducia tra contatti.

Presta particolare attenzione se un nuovo contatto inizia improvvisamente una conversazione personale o lavorativa chiedendo informazioni riservate, oppure propone investimenti, lotterie o occasioni troppo vantaggiose per essere vere.

Come difendersi: le best practice

WhatsApp e le principali associazioni di tutela dei consumatori suggeriscono una serie di comportamenti prudenti per ridurre al minimo i rischi di cadere vittima di truffe o attività malevole:

  • Non cliccare mai su link sospetti e non scaricare allegati di cui non conosci la provenienza. Anche file dall’aspetto innocuo possono essere veicoli di malware.
  • Non fornire mai dati personali, bancari o di accesso tramite messaggi, anche se le richieste sembrano provenire da enti ufficiali o persone conosciute. Quando in dubbio, contatta direttamente l’ente o la persona tramite canali ufficiali.
  • Verifica sempre l’identità di chi ti scrive, soprattutto se ti chiede informazioni sensibili. Puoi porre una domanda personale, effettuare una chiamata o videochiamata per essere sicuro dell’autenticità del mittente.
  • Blocca e segnala immediatamente il contatto sospetto tramite le funzioni dedicate di WhatsApp: questa azione contribuisce a proteggere te stesso e altri utenti.
  • Non inoltrare messaggi sospetti per evitare la diffusione involontaria di truffe o disinformazione nel tuo network.
  • Mantieni sempre aggiornate le app di messaggistica e il sistema operativo: le patch di sicurezza correggono vulnerabilità sfruttate dalle minacce più recenti.

WhatsApp fornisce inoltre segnali di sicurezza ogni volta che un messaggio proviene da un numero sconosciuto o potenzialmente rischioso, includendo informazioni su gruppi in comune, provenienza del numero e possibilità di bloccare il mittente direttamente dalla chat.

Cosa fare se si è stati colpiti o si hanno dubbi

Se ricevi un messaggio sospetto e temi un tentativo di frode o peggio ancora pensi che il dispositivo sia già stato infettato, è essenziale intervenire tempestivamente. Segui questi passi:

  • Non rispondere e non interagire col messaggio. Eliminalo subito dopo averlo segnalato.
  • Blocca il contatto tramite le impostazioni di WhatsApp.
  • Segnala l’account alla piattaforma, in modo che possa intervenire per limitare il diffondersi della truffa.
  • Se hai cliccato su un link, esegui immediatamente una scansione antivirus approfondita del tuo dispositivo. Se necessario, ripristina da un backup sicuro effettuato prima dell’attacco.
  • Nel caso tu abbia fornito i tuoi dati, contatta subito la banca o gli enti coinvolti per bloccare eventuali accessi non autorizzati e segnalare l’accaduto alle autorità competenti.

L’attenzione deve sempre essere massima, visto che lo scenario delle minacce digitali evolve rapidamente. Le tecniche dei cybercriminali sono sempre più raffinate, combinando vulnerabilità tecniche come gli exploit zero-click con sofisticate forme di ingegneria sociale per indurre l’utente in errore.

Restare aggiornati sulle ultime minacce, adottare un approccio diffidente verso comunicazioni inattese e mettere in pratica le linee guida dei principali produttori e degli esperti di cybersecurity rappresentano gli strumenti più efficaci per proteggersi.

In definitiva, la prudenza e una buona formazione digitale sono la migliore difesa contro le truffe su WhatsApp e su tutte le piattaforme di messaggistica istantanea.

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