Perché non dovresti mai girare un assegno dietro: ecco i rischi che corri

Nel mondo dei pagamenti bancari, l’utilizzo dell’assegno rappresenta ancora una modalità frequente di trasferimento di denaro, ma la sua corretta gestione è fondamentale per evitare seri rischi. Uno degli aspetti più sottovalutati ma critici riguarda la pratica di girare un assegno, ossia firmarne il retro per permetterne il trasferimento a un’altra persona. Comprendere le implicazioni di questa operazione è essenziale per tutelare se stessi dal punto di vista finanziario e legale.

L’assegno: natura e trasferibilità

L’assegno bancario è uno strumento di pagamento regolato da norme precise che ne definiscono le caratteristiche di sicurezza e le modalità di utilizzo. La maggior parte degli assegni emessi in Italia sono “non trasferibili”, una clausola che limita il pagamento al solo beneficiario indicato, proprio per ridurre i rischi di frodi e passaggi non autorizzati. Tuttavia, esistono assegni “trasferibili”, sui quali è possibile apporre la girata, cioè una firma sul retro che rende il titolo incassabile da una terza persona.

La girata si applica soprattutto agli assegni di importo inferiore ai 1.000 euro, poiché per cifre superiori la legge impone la clausola “non trasferibile”. Nel caso in cui si decida di girare un assegno trasferibile, si consente di fatto il transito del titolo da una mano all’altra, ma questa pratica espone a una serie di rischi che meritano valutazione.

Pericoli connessi alla girata dell’assegno

Girare un assegno significa perdere parte del controllo sul titolo e sull’operazione di pagamento. I principali rischi associati a questa prassi possono essere suddivisi in diverse categorie, di cui le più rilevanti sono:

  • Responsabilità solidale: quando si firma il retro di un assegno trasferibile, si diventa corresponsabili verso tutti gli eventuali giratari successivi. In caso di mancato pagamento dell’assegno, il portatore può rivalersi su ciascuno degli endos­santi che hanno fatto la girata. Questo principio legale può costringere chi ha girato l’assegno a rispondere concretamente del suo importo, anche in assenza di proprie responsabilità dirette.
  • Falsificazione e alterazione: girare più volte un assegno ne aumenta il rischio di manipolazioni. Ogni passaggio rappresenta una vulnerabilità: la possibilità che qualcuno falsifichi la firma o alteri dati del documento rende incerto il buon esito dell’incasso. Una banca può rifiutare il pagamento se rileva anomalie, come firme non corrispondenti, abrasioni, o dati alterati sulla carta.
  • Perdita del titolo: un assegno girato a terzi che non sia incassato tempestivamente può andare smarrito, venendo magari incassato da chi non ne aveva diritto oppure restando inutilizzabile a causa della scadenza dei termini per l’incasso. Questo rischio si accentua con il passaggio di mano del titolo cartaceo.
  • Difficoltà di contestazione: una volta girato, l’assegno diventa di difficile tracciabilità. Eventuali controversie sul pagamento, sulla validità del titolo o sulla responsabilità in caso di perdita o furto possono tramutarsi in dispute complesse e onerose, non sempre facilmente risolvibili.
  • Rischio assegno scoperto: la girata non dà garanzia sulla copertura del titolo. Se chi ha originariamente emesso l’assegno non dispone di fondo sufficiente, tutti i giratari rischiano di restare senza denaro, e la responsabilità può ricadere su tutti coloro che hanno girato il titolo.

Cautela nella compilazione e nelle procedure

L’utilizzo corretto dell’assegno comporta alcune semplici ma fondamentali regole operative. Prima di accettare o girare un assegno, è importante accertarsi che:

  • Sia compilato in tutte le sue parti: la presenza di data, luogo di emissione, importo in cifre e in lettere, nome del beneficiario e firma dell’emittente è obbligatoria. La compilazione incompleta può essere motivo di rifiuto da parte della banca.
  • Rechi la dicitura “non trasferibile” se si desidera limitare i rischi.
  • Non presenti abrasioni, correzioni o cancellature che mettano in dubbio la veridicità del titolo.
  • L’importo sia inferiore a 1.000 euro, condizione necessaria per poter girare gli assegni secondo la legge italiana.
  • La data sia corretta e corrisponda a quella di emissione. L’utilizzo di una data posteriore (post-datato) è vietato e può essere sanzionato.

La sicurezza dell’assegno dipende anche dalla conservazione fisica dello stesso. Gli assegni incassati vengono annullati dalla banca con il taglio di un angolo, proprio per evitare il riutilizzo del titolo già pagato. Il controllo della forma e delle condizioni del documento è una precauzione indispensabile contro tentativi di falsificazione o contestazioni sull’autenticità.

Alternative alla girata

Molti esperti consigliano di scegliere sempre la modalità “non trasferibile” anche per importi inferiori a 1.000 euro, in modo da prevenire ogni rischio legato al passaggio del titolo a persona diversa dal beneficiario originario. La tracciabilità garantita dai moderni sistemi di pagamento elettronico riduce in modo significativo le esposizioni tipiche degli assegni cartacei e consente una migliore protezione contro frodi, errori e responsabilità indirette.

Implicazioni legali e finanziarie

Le conseguenze di una girata imprudente possono essere gravi sotto molteplici aspetti. Dal punto di vista legale, chi firma il retro di un assegno trasferibile si assume il rischio di dover rispondere del pagamento qualora l’assegno non venga incassato correttamente. La legge considera ogni giratario come un garante nei confronti del portatore finale: se il titolo risultasse scoperto o non valido, la responsabilità può ricadere su chiunque abbia apposto la propria firma sul retro, anche senza che sia stato effettivamente beneficiario di somme di denaro.

Dal punto di vista finanziario, il rischio di truffe, di smarrimenti e di contestazioni crea una situazione di incertezza che mal si concilia con la necessità di avere pagamenti rapidi, sicuri e tracciabili. In ultimo, le banche hanno facoltà di rifiutare assegni che non soddisfano ogni requisito formale o presentano evidenti alterazioni, lasciando il titolare dell’assegno privo delle somme attese.

Consigli pratici per la sicurezza

  • Richiedere sempre assegni non trasferibili.
  • Compilare con cura tutti i dati richiesti sul titolo.
  • Evitare di girare assegni, salvo estrema necessità e solo in contesti di assoluta fiducia.
  • Controllare che la banca annulli l’assegno dopo l’incasso, tagliando un angolo.
  • Prediligere sistemi di pagamento digitali, tracciabili e sicuri.

La scelta di conservare la proprietà di un assegno bancario permette di evitare molte delle criticità legate alla girata. Oggi la tecnologia offre validi strumenti alternativi allo scambio cartaceo, riducendo drasticamente i rischi e garantendo maggiore sicurezza per tutte le parti coinvolte.

In conclusione, la pratica di girare un assegno dietro deve essere considerata solo in casi eccezionali e con piena consapevolezza delle responsabilità e dei rischi che si corrono. La cultura della sicurezza finanziaria passa anche dalla scelta di modalità di pagamento che tutelino gli interessi di chi riceve, di chi paga e del sistema bancario nel suo complesso.

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