Non colpisce solo il cuoio capelluto: ecco le parti sorprendenti dove compare la dermatite seborroica

La dermatite seborroica è comunemente associata al cuoio capelluto, dove si manifesta con prurito, desquamazione e arrossamento cutaneo. Tuttavia, pochi sanno che questa condizione può colpire molte altre zone del corpo, spesso in modo inaspettato e con manifestazioni diverse a seconda della localizzazione. Tale disturbo è causato da una combinazione di iperproduzione di sebo, alterazione della microflora cutanea e predisposizione individuale alla proliferazione di funghi come la Malassezia. Le aree colpite coincidono con quelle caratterizzate da una maggiore densità di ghiandole sebacee, motivo per cui la dermatite seborroica può presentarsi in parti del corpo che spesso vengono sottovalutate.

Le zone colpite oltre il cuoio capelluto

Benché il cuoio capelluto sia l’area più frequentemente coinvolta, le manifestazioni di dermatite seborroica si riscontrano anche su molte altre parti cutanee. Ecco dove possono comparire le tipiche lesioni:

  • Attaccatura dei capelli: Spesso colpite sono proprio le aree di transizione tra la fronte e il cuoio capelluto, luogo prediletto della desquamazione e del prurito persistente.
  • Arcata sopraccigliare e palpebre: La zona perioculare presenta frequentemente arrossamenti e squame. Le palpebre possono diventare pruriginose e mostrare aree arrossate con piccole croste.
  • Pelle intorno al naso: La cute paranasale è una delle localizzazioni più caratteristiche. Appaiono chiazze eritematose ai lati del naso, spesso con prurito visibile e desquamazione fine o grassa.
  • Zona periorale e mento: Le aree attorno alla bocca e il mento possono essere interessate, provocando disagio sia estetico che funzionale per la loro visibilità.
  • Regione posteriore all’orecchio e padiglione auricolare: La pelle dietro le orecchie, ma anche il condotto uditivo esterno e il padiglione stesso, può essere colpita, a volte con presenza di crosticine pruriginose.
  • Zona della barba: Negli uomini adulti, la regione in cui cresce la barba è frequentemente sede di dermatite seborroica, con sintomi spesso identificati come semplice irritazione da rasatura.
  • Zona sternale (torace, sterno), area interscapolare e parte superiore del tronco: In queste zone possono presentarsi chiazze arrossate e desquamate, particolarmente nei giovani adulti e negli uomini.
  • Area genitale: Sebbene meno frequente e meno discussa, questa regione può comunque essere colpita, generando fastidio e disagio sociale.
  • Pliche cutanee: Le pieghe della pelle, in particolare nei soggetti anziani o con disturbi neurologici come il Parkinson, possono mostrare forme particolarmente estese e severe di dermatite seborroica.

Come si presenta e quali sintomi genera

Le manifestazioni sono generalmente molto simili nelle diverse sedi, ma assumono impatto differente a seconda della zona interessata. Le lesioni tipiche sono costituite da chiazze di cute arrossata e ricoperta da squame fine, di colore bianco, giallastro o unto. Nelle zone pilifere, come barba e sopracciglia, possono formarsi scaglie più evidenti, mentre nelle aree di piega (dietro le orecchie, zona sternale, genitali) si osserva spesso un’eritema più marcato e una sensazione di prurito accentuato.

Sintomi frequenti includono:

  • Prurito, a tratti molto intenso.
  • Sensazione di bruciore o fastidio, specie nelle aree delicate.
  • Desquamazione con formazione di squame secche o untuose.
  • Presenza di forfora visibile soprattutto nei capelli, ma anche nelle sopracciglia e nella barba.
  • Crosticine e arrossamento persistente, che peggiorano con il sudore, lo stress o l’uso di prodotti irritanti.

Nel caso in cui la patologia coinvolga aree estese, ad esempio il torace e le pieghe corporee, i sintomi possono diventare ancora più fastidiosi; nelle persone con bambini piccoli, la dermatite seborroica può manifestarsi in forma di crosta lattea. Nei pazienti adulti, e in particolare nei soggetti affetti da Malattia di Parkinson, la dermatite seborroica tende ad essere più severa e difficilmente controllabile.

Perché alcune zone sono più colpite di altre?

Le aree interessate rappresentano quelle in cui le ghiandole sebacee sono più numerose e attive. Queste ghiandole producono sebo, una sostanza grassa con funzione protettiva che, se presente in eccesso, può innescare o alimentare la proliferazione di lieviti e microrganismi normalmente innocui, favorendo l’infiammazione e le tipiche manifestazioni cutanee. Fattori come il clima caldo-umido, lo stress, la predisposizione genetica e l’uso di prodotti occlusivi o irritanti possono peggiorare il quadro clinico.

Inoltre, le sedi più visibili — viso, cuoio capelluto, naso, mento — hanno un impatto psicologico maggiore per il disagio estetico e la tendenza alla recidiva. È importante riconoscere anche la possibilità che la dermatite seborroica coinvolga aree meno note, come il tronco o l’area genitale, soprattutto nei casi più cronici e resistenti alle terapie convenzionali.

Strategie per la gestione e la prevenzione

L’approccio al trattamento varia in base alla sede e alla severità delle manifestazioni. In generale, le strategie prevedono l’impiego di detergenti delicati, lozioni lenitive o prodotti a base di sostanze antifungine, che limitano la crescita della Malassezia. È importante evitare l’uso eccessivo di prodotti oleosi o irritanti, che possono peggiorare la condizione. In alcuni casi, il dermatologo può indicare terapie topiche specifiche, a base di cortisonici leggeri o inibitori della calcineurina, con particolare attenzione nelle zone sensibili come il viso e le pieghe cutanee.

Per prevenire la ricomparsa delle lesioni è utile:

  • Adottare una buona igiene cutanea quotidiana con prodotti non aggressivi.
  • Seguire una dieta equilibrata e gestire lo stress psicofisico.
  • Monitorare i periodi di maggiore rischio (cambi di stagione, situazioni di stress).
  • Prestare attenzione a eventuali segni nelle zone sorprendenti come torace, area sternale, genitali, pieghe cutanee o regioni dietro le orecchie, rivolgendosi tempestivamente a uno specialista.

Poiché le manifestazioni possono essere facilmente confuse con altre condizioni dermatologiche (psoriasi, eczema, dermatiti allergiche), una corretta diagnosi rappresenta il primo passo per avviare il trattamento più idoneo, prevenendo complicazioni e migliorando la qualità della vita di chi ne soffre.

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